Le colline di Rosazzo godono di un particolare microclima, determinato da una molteplicità di elementi geografici: la vicinanza al mare, l’altitudine, la presenza di rilievi.
La vicinanza al mare (a circa 30km) mitiga il clima della zona; l’altitudine ne favorisce la ventilazione ed apporta una maggiore intensità di luce; la prossimità del monte Santa Caterina protegge l’area dalla Tramontana.
Storia, passioni, conquiste: nella sua vigna l’Azienda Ronco delle Betulle conserva i tratti forti e decisi di un passato strettamente legato alle vicende di Rosazzo ed in particolare alla sua famosa Abbazia. Fondata tra il 1068 e il 1077 l’Abbazia di Rosazzo è stata curata e mantenuta nel suo semplice splendore dagli agostiniani, dai Benedettini ed infine dai Domenicani, che capirono l’essenza e la ricchezza di questo territorio. Da sempre centro di religione, cultura e sviluppo socio-economico, l’Abbazia divenne luogo di salvaguardia e di coltivazione della vite, iniziando così una tradizione enologica che prosegue nel tempo, conservando tradizioni, segreti e passione per il vino.
La sottozona (equivalente del termine francese “CRU”) Rosazzo dei Colli Orientali del Friuli, nel cui ambito si trova Ronco delle Betulle, fu istituita con Decreto del 30 ottobre 1995 e comprende le colline che circondano la storica Abbazia. Da tale sottozona, nell’ottobre 2011, è nata la DOCG “Rosazzo” che produce un unico vino bianco composto da Friulano (almeno il 50%), Sauvignon, Pinot Bianco, Chardonnay e da un eventuale apporto di Ribolla Gialla. Inoltre nel 2011 sono state create, insieme alla DOCG, due sottozone a tutela delle due varietà tipiche Ribolla Gialla di Rosazzo e Pignolo di Rosazzo. Per chiamarsi tali, questi vini devono essere ottenuti solo in questa zona e in quantità limitata: non più di 56 ettolitri per ettaro.
Il Ronco delle Betulle beneficia della particolarità di un terreno misto costituito da marne, argille calcaree e arenarie rappresentate da sabbie calcificate, ricco di sali minerali e di sostanze nutritive preziose per la vite, che determinano l’altissima qualità del prodotto finito. Tale terreno viene denominato “Ponca” e le sue origini risalgono a circa 50 milioni di anni fa.